Il lavoro principale svolto con Marco è stato di carattere emotivo. Nel mio caso le paure mi bloccavano. La paura di non essere brava, la paura di fallire, la paura del giudizio e della critica, mi davano sempre la sensazione di non essere all’altezza. È stato un periodo durissimo. Poi, il primo passo che abbiamo fatto è stato guardare quelle paure “in faccia”, riconoscerle come agivano dentro di me mi ha dato consapevolezza. Ma non bastava! Allora abbiamo iniziato dei protocolli stategici per cambiare la “percezione-reazione” di quegli eventi per me stressanti. Il cambio percettivo mi ha portato a reagire diversamente. Perché come dice Marco: “una volta costruita la nostra realtà, la realtà che viviamo, dobbiamo decidere, consapevolmente, se subire o gestire quello che costruiamo con la nostra mente”. Per quanto mi riguarda la scelta è stata, ed è gestire!